In viaggio | 21 ottobre 2024, 00:00

Mauritius. Il Paese del dodo

Un natura rigogliosa e travolgente; un clima che rende questa destinazione perfetta in ogni stagione dell’anno, un’accoglienza che è ideale anche per le famiglie. È Mauritius, una perla nell’Oceano Indiano

Mauritius. Il Paese del dodo

Dio creò prima Mauritius e poi il Paradiso”. Così lo scrittore statunitense del XIX secolo Mark Twain descrisse Mauritius, lasciando sottintendere che quelle mille pennellate di verde smeraldo, turchese, nero e bianco, intrecciate tra loro come in un quadro impressionista, molto avevano a che fare con l’Eden. E come dargli torto! Fin dall’arrivo sopra i cieli di Mauritius (che vanta un aeroporto internazionale, con voli anche diretti dall’Italia), affacciandosi al finestrino dell’aereo si apriranno molteplici paesaggi da cartolina. “Paesaggi” al plurale, sì. Perché quello che più mi ha colpito di Mauritius è l’estrema varietà di scenari che accoglie i visitatori. Non solo mare, si potrebbe dire. Perché chi ama le spiagge troverà lingue di sabbia candida ideali per camminate, partite di pallone e magici castelli di sabbia; chi è appassionato di snorkeling troverà un mare trasparente, il cui celeste si interrompe d’improvviso contro la suggestiva barriera corallina che circonda l’intera isola. Per chi invece preferisce le passeggiate, tanti sono i trekking di varia difficoltà per addentrarsi nella foresta tropicale e scoprirne flora e fauna. E, ancora, non mancano le tappe che faranno scoprire qualche aspetto in più della storia e della geografia di Mauritius.

Alla scoperta dell’isola

Non si può parlare di Mauritius senza descrivere le sue spiagge. Sono per lo più ideali per i bambini, di sabbia, con l’accesso al mare che degrada dolcemente. La barriera corallina protegge la costa dalle onde; alle spalle, poi, c’è sempre un’area ombreggiata dove riposare e magari gustare i tipici noodle. Sempre presenti le docce pubbliche. Tra le tante baie che ho visitato, forse quella che mi è rimasta nel cuore è Pereybere, vicino a Grand Baie, piccola ma caratteristica con le rocce vulcaniche a contrastare il bianco della sabbia. Flic en Flac è tra le più conosciute, lunga 8 chilometri. Per le fotografie è invece ideale lo scenario offerto dalla spiaggia di Le Morne, proprio sotto l’omonima rocca. Si tratta di un monte alto 500 metri la cui sommità è raggiungibile in circa 2 ore di trekking (di cui una parte in ferrata). Per le famiglie c’è però la possibilità di arrivare, in circa 50 minuti, a un punto panoramico intermedio. I passeggini non sono consigliati, ma, sistemando il bambino in spalla, la passeggiata è semplice e la vista che si apre sarà degna della piccola fatica.

 

Altro must go classico (e senza sforzi) sono Chamarel e le Terre dei 7 colori: l’origine vulcanica dell’isola prende la forma di dolci colline che virano in 7 cromie a seconda dei metalli in esse contenute. Un vero spettacolo della natura. Dopo questa breve gita gli adulti ameranno prenotare una visita nella Rhumeria di Chamarel, mentre i piccoli resteranno senza parole nel Museo delle Curiosità, dedicato alle illusioni ottiche.

Se si è in compagnia di bambini dai 6 anni in su, il mio consiglio è di prenotare anche una guida e di avventurarvi per ammirare almeno 4 delle 7 cascate di Tamarind. Si tratta di una sorta di canyon nel cuore dell’isola: arrampicandosi tra liane, scavalcando radici gigantesche, inerpicandosi tra saliscendi in terra rossa, si arriva al corso d’acqua Tamarindo che, formando dei bacini d’acqua, offre la possibilità di fare il bagno. E provare la fish therapy nelle piccole pozze. Consigliate le scarpe da trekking; tragitto sconsigliato per bambini piccoli.

Tornando sulla costa, l’Îlot Gabriel è il classico isolotto tropicale con l’acqua che “più turchese non si può”. Nuotando a pochi metri da riva si vedranno le tartarughe e una moltitudine di pesci colorati. Il “problema” è che il tragitto in catamarano dura circa un’ora e mezza ed è facile trovare onde alte. Ma con un po’ di musica locale e qualche balena avvistata, tutto passa.

Sulla costa orientale, meta celebre è l’Île aux Aigrettes: grazie alla guida naturalistica si scoprirà il motivo per cui il famoso dodo si è estinto e si apprezzerà il lavoro degli esperti per cercare di ricreare l’ambiente naturale di 400 anni fa. Anche la Vallée de Ferney conquisterà gli amanti della natura: si tratta di un’ampia riserva forestale, da percorrere a piedi (percorsi di varia lunghezza segnalati) o in 4x4. Dopo la gita è d’obbligo degustare le specialità del ristorante Falaise Rouge, che si trova proprio di fronte al mare e all’Île aux Aigrettes.

Da non perdere in famiglia

Adventure du Sucre: si tratta di un museo dettagliato e coinvolgente dedicato alla canna da zucchero, oggi fonte economica primaria per Mauritius. Ripercorrendo la storia dell’isola si raccontano l’arrivo qui della canna da zucchero, i segreti della sua coltivazione e le lavorazioni moderne. Interessante l’approccio green al tema. Tanti i giochi interattivi per ogni età. Degustazione finale di 10 tipi di zucchero di canna. All’esterno è a disposizione un’ombreggiata area picnic.

 

Giardino Botanico di Pamplemousses: una vasta area in cui trovare refrigerio nelle giornate più calde. Tante le specie di piante e fiori qui raccolte, non solo autoctone. Presente anche una zona dove ammirare i cerbiatti e le tartarughe. Un consiglio: prendete una guida, che in un’ora vi svelerà i segreti del parco mostrandovi le piante di canfora, cannella, mandorle (che a Mauritius non sono dolci), per circa 2 euro a testa.

Museo di Storia Naturale di Port Louis: Port Louis è la caotica capitale di Mauritius. Merita programmarvi una giornata per scoprire il suo museo naturalistico, gratuito, in cui i bambini possono ammirare le ricostruzioni in dimensioni reali di animali di terra e di mare. C’è anche una sala dedicata al dodo e alla sua scomparsa. Sempre in città, da visitare il tipico mercato (per pranzo si possono provare i banchetti con il tipico street food). L’Aapravasi Ghat è invece Patrimonio UNESCO, un edificio che dal 1849 al 1923 accolse oltre mezzo milione di immigrati giunti a Mauritius in cerca di lavoro.

Casela Nature Parks: il più grande parco di divertimenti di Mauritius. Qui si possono vedere uccelli provenienti da ogni parte del mondo, fare il safari tra animali erbivori e carnivori, provare i brividi della zipline e del ponte tibetano. All’interno è presente un ristorante accogliente con menù bimbi. Ampio parcheggio riservato. Biglietti acquistabili a seconda delle attrazioni.

Grand Bassin: è il lago sacro su cui si affaccia il più grande tempio induista di Mauritius. Non potranno non affascinare le maxi statue raffiguranti i principali dei, i diversi rituali che i devoti celebrano sulle rive del lago e i tanti macachi che frequentano la zona alla ricerca di cibo.

Resta solo una domanda che in molti si pongono, e che mi sono posta anch’io prima di programmare il viaggio: a Mauritius si va anche in estate? La risposta è sì! Anche se la nostra estate corrisponde alla stagione invernale di Mauritius, agosto è ideale per questa destinazione: il clima si presta per organizzare gite su e giù per l’isola, si può fare il bagno piacevolmente e non ci sono zanzare. Certo, di tanto in tanto arriva qualche scroscio d’acqua, ma, soprattutto se si resta sulla costa nord e ovest, il sole, quando esce, è caldissimo. E ogni volta spunta un arcobaleno. Allora il gioco sarà andare a trovare il tesoro che si nasconde ai suoi piedi…

www.tourism-mauritius.mu

Una curiosità per i piccoli: Il dodo, simbolo degli animali estinti a causa dell’uomo, viveva a Mauritius 400 anni fa. E compare come protagonista in ben due cartoni animati: Alice nel Paese delle Meraviglie, nei panni di Capitan Libeccio, e L’era glaciale, quando un plotone di dodo difende la scorta di angurie in vista della glaciazione.

Da sapere: In Italia siamo soliti parlare “delle” Mauritius, al plurale, come se si trattasse di un arcipelago, al pari delle Seychelles o delle Maldive. In realtà, si tratta di una sola isola, quindi sarebbe più corretto riferirsi a essa al singolare. Come d’altronde fanno i francesi chiamandola Maurice.

Dove dormire

Constance Belle Mare Plage Resort – Mauritius

Un paradiso nel paradiso. Questo resort 5 stelle, affacciato su una delle baie più suggestive dell’isola, garantisce una vacanza immersa nella bellezza naturalistica di Mauritius. È da tempo il must go per gli amanti del golf, ma è anche l’indirizzo scelto da chi ricerca accoglienza di qualità, occasioni di relax e di sport, ottima cucina e una SPA firmata Sisley. Le camere, dalle suite alle ville, presentano un design contemporaneo seppur inserito in un’ambientazione tipicamente tropicale. 7 i ristoranti, 4 le piscine (di cui una riscaldata) e un baby club ricco di iniziative per i bambini dai 4 anni in su, volte anche a scoprire l’isola e le sue tradizioni, sia di giorno che di sera. Sotto i 3 anni, i bambini devono essere accompagnati da un parente o da una babysitter (che il resort stesso può fornire). Per i piccoli ospiti è riservata un’area attrezzata, con inclusa una piscina a misura di bambino. Particolare attenzione è rivolta anche all’alimentazione dei bambini e, più in generale, degli ospiti: il nuovo menu healthy è composto da frullati proteici, insalata di quinoa al melone e dai tipici noodle. Non manca la pizza.

Sarà invece una gradita sorpresa per gli adulti trovare nel resort la cantina di vino più grande di Mauritius, con 35mila etichette: è la Blue Penny Cellar Wine Bar.

Belle Mare, Poste de Flacq – Mauritius - T (230) 402 26 00 info@bellemareplagehotel.com

Informazioni e prenotazioni online su costancehotels.com


Laura Sciolla