Mondo mamma | 07 marzo 2022, 16:30

Ginnastica in gravidanza: si può? Ecco tutte le risposte quando e come farla.

La risposta è ‘assolutamente sì’. Fin dal primo mese di gestazione. Come sempre il movimento fa bene al corpo e alla mente. Basta prendere qualche precauzione e… let’s gym!

Ginnastica in gravidanza: si può? Ecco tutte le risposte quando e come farla.

La gravidanza non è una malattia e come tale non deve essere trattata. Quindi, perché non mantenersi in forma durante i nove mesi di gestazione? Chi pratica sport abitualmente dovrà ovviamente ridurre i ritmi e chi non è allenata dovrà cominciare gradualmente, ma certamente il movimento andrà a vantaggio della mamma e del feto.

Ginnastica, perché sì:

-    rafforza il tono muscolare e la flessibilità;

-    aumenta la resistenza;

-    riduce il mal di schiena migliorando la postura;

-    previene il gonfiore delle gambe;

-    migliorando l’efficienza dell’apparato respiratorio, favorisce il trasporto d’ossigeno verso il feto;

-    evita la costipazione;

-    favorisce la preparazione del perineo;

-    condiziona in senso positivo anche l’umore;

-    aiuta a tornare in linea dopo il parto.

Come

Si consiglia un’attività fisica quotidiana: corsa blanda, yoga, danza, pilates, nuoto, acquamotricità o anche semplicemente una camminata per 30 minuti al giorno.

Sono innumerevoli le alternative che permettono a una donna di arrivare al momento del parto con maggiori chance di benessere per sé e il proprio bambino.

L’importante è rispettare alcune regole generali: aumentare il fabbisogno calorico se si pratica attività in maniera costante, reintegrare con liquidi prima, durante e dopo lo sforzo, non superare mai la temperatura corporea di 38° C, fermarsi se si sente stanchezza, iniziare con il riscaldamento e terminare con lo stretching, evitare salti e sobbalzi, flessioni e addominali.

Mese dopo mese

La letteratura scientifica ha ormai escluso i principali timori che un tempo accompagnavano l’idea dell’allenamento fisico durante la gravidanza: ipertermia materna, riduzione dello sviluppo placentare e parto prematuro. Ma è bene seguire alcune regole (anche di buon senso) a seconda del trimestre in cui la donna incinta si trova.

  • Il primo trimestre è spesso caratterizzato da nausea e vomito, che potrebbero ridurre il desiderio di fare sport. In ogni caso, passeggiate, danza, yoga, nuoto, corsa blanda sono tra le attività consigliate.
  • Il secondo trimestre è il periodo di maggiore energia, ma bisogna evitare gli esercizi con posizione prona o supina, meglio quella laterale. La ginnastica pre-parto viene normalmente proposta in questo periodo.
  • Nell’ultimo trimestre la pancia inizia a pesare. Sono da preferire attività dolci, stretching e rilassamento, oltre al nuoto.A

 

Ma sempre bisogna tenere a mente che ogni mamma deve avere consapevolezza del proprio corpo e delle sue trasformazioni. E che quindi l’allenamento in gravidanza dovrà essere strutturato secondo precise specificità, lasciandosi guidare dai segnali del proprio corpo.

Qualche consiglio in più..

Quando: la mattina prima di colazione o la sera prima di cena sono i momenti ideali.

Abbigliamento: è buona norma indossare una tuta comoda in tessuto naturale.

Respirazione: non trattenere il respiro, anzi. Usare il respiro addominale per massaggiare gli organi interni.

Precauzioni: se la posizione supina dà fastidio, utilizzare un cuscino sotto le vertebre lombari o piegare le ginocchia appoggiando i piedi a terra; se gira la testa, per la compressione dei grossi vasi addominali, mettersi sul fianco sinistro e solo successivamente sollevarsi carpioni.

Chiedere comunque e sempre consulenza alla ginecologa o all’ostetrica per valutare le proprie condizioni di salute.

Quando è sconsigliata

La ginnastica fa bene se… si sta bene. In caso di gravidanze a rischio, di patologie polmonari, vascolari, autoimmuni, ipertensione della mamma, ritardi della crescita del feto o sofferenze fetali, è fondamentale richiedere il parere di uno specialista prima di intraprendere qualsiasi attività sportiva.

L.S.