Tutti a tavola | 20 agosto 2024, 10:00

Come si impara a mangiare bene?

Chi ben comincia… Educare alla tavola aiuta a crescere e a nutrirsi in maniera consapevole, sviluppando abilità sociali e di autonomia. Se il bambino si abitua a un approccio sano, lo avrà anche in età adulta

Come si impara a mangiare bene?

Non solo buone maniere ma il valore del momento condiviso, dall'esperienza del pasto all'apparecchiatura della tavola. Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti li aiuta ad avvicinarsi a cibi che inizialmente potrebbero non gradire. Parliamo di cibo, mentre lo guardiamo e cuciniamo: si abitueranno a saperlo trattare. Ogni bambino ha il proprio momento giusto: generalmente a 26 mesi non dovremo più imboccarlo perché è in grado di mangiare da solo ma non è una regola che vale per tutti. L’ approccio cambia a seconda dell'età, senza forzature. Una buona idea è mettere in tavola un cibo nuovo per volta, vario e comprensivo di frutta e verdura. Alla domanda «lo vuoi?», prepariamoci anche a un ‘no’. Potremmo replicare con: «assaggialo prima. Ora non ti piace, magari domani cambi idea» oppure «ora non ti piace, domani magari cambi idea». Optiamo per porzioni piccole con la possibilità di aggiungerne ancora se lo gradiscono. Questo evita che si scoraggino alla vista di piatti troppo pieni e si minimizza il rischio di soffocamento. Non confondiamoli con piatti troppo pieni, abbondanti o elaborati. E’ sconsigliato camuffare i cibi, come è solito fare con le verdure, perché il bambino non avrebbe il senso di ciò che mangia e potrebbe associare la ‘menzogna’ all’ obbligo. 

Verso i 2 anni e mezzo, i piccoli potrebbero essere in grado di servirsi il cibo da soli: dal piatto di portata condiviso e prendere ciò che desiderano. Il momento della tavola deve essere piacevole e rilassante: se non li costringiamo a mangiare più di quanto desiderino, si sentiranno liberi di scegliere la quantità. Se desiderano tornare a giocare, possiamo lasciarli fare, ricordando loro che dopo non avranno più l'opportunità di tornare a tavola. Nei primi anni di vita il bambino esplora e manipola il cibo (‘assaporando’ anche l’autonomia). La zona pranzo potrebbe divenire terremotata ma consolatevi al pensiero che quelle del bambino sono sperimentazione da cui trae informazioni visive, olfattive e tattili; inoltre impara ad imitare il comportamento dei commensali adulti o coetanei. E inizierà a maneggiare le posate e i bicchieri, in maniera goffa, certo, ma invece di spazientirci di fronte ai disastri pensiamo a quanto duri poco questa fase e a quanto ci piacerà ricordarla. A tavola si sta tutti insieme: spesso i bambini mangiano prima degli adulti per comodità, priva di condivisione però, di chiacchiere, risate, di esortazioni, e anche se non possono seguire i discorsi degli adulti, faranno parte di quell’affiatamento che solo la tavola sa dare. Presentare la tavola con fantasia per un bambino vuol dire utilizzare stoviglie divertenti, tematiche e colorate, bavaglini fantasiosi che possono essere di aiuto. Serviamoci anche della fantasia: la minestra ai broccoli diventa quella di Hulk, le uova di quaglia quelle di un piccolo drago magico e il riso basmati il pasto del protagonista di quel cartone giapponese…  Lasciamo sempre che sia il bambino a dettare il ritmo, anche quando si mostra necessario imboccarlo. L’aiuto dell’adulto deve essere rassicurante e fermo:“prendi un pezzetto e, se ti piace, ne prendi ancora», senza inondare il bambino di raccomandazioni: «se non finisci di mangiare…»; «ti imbocco, se no non finisci più!», «aspetta che ti pulisco», «non ti sporcare», «mastica bene…»; «ma non hai sete?!», perché nessuno vorrebbe mangiare con questo sottofondo. Labilità di autoregolarsi può essere compromessa da pareri non richiesti: «se mangia così poco non si alimenta bene», «non dargli troppo altrimenti diventa obeso», «non è vero i bambini si sanno autoregolare…». Non preoccupatevi se il vostro piccolo non ha sempre appetito (a meno che non stia bene): è tipico della crescita un affrancamento verso una conquistata indipendenza. La ricetta stavolta è una manciata di regole e una generosa dose di pazienza!

Gloria Cardano