Se la mamma (o molto spesso il papà) si diverte così tanto a preparare la cena per tutta la famiglia – e poi riceve molti complimenti – perché non posso farlo anch’io? Forse il pensiero sarà un po’ meno elaborato, ma il succo è questo: ai bambini piace un mondo osservare i genitori ai fornelli, e non esiteranno a partecipare attivamente al gioco non appena gliene darete l’opportunità.
Potete cominciare a giocare in cucina con i bambini fin da quando sono molto piccoli: già a un anno potete dar loro piccoli pezzetti di pane da trasformare in palline, qualche pisellino cotto da far correre sul piano (alla peggio lo mangeranno), un po’ di farina in una ciotola. Poi, appena saranno un po’ più grandi, chiedete loro di diventare i vostri piccoli assistenti: ne saranno entusiasti e, a poco a poco, effettivamente vi aiuteranno.
Come fare?
Sedete i bambini più piccoli sul seggiolone accanto a voi: la posizione elevata (con le mani che ‘lavorano’ alla stessa altezza delle vostre) li farà sentire protagonisti. Dopo i due anni, può bastare uno sgabellino o, ad esempio, il predellino basso dei seggioloni evolutivi (con il vantaggio di poter contare anche su un supporto per la schiena): posizionatelo accanto a voi davanti al piano di lavoro (e lontano dai fornelli). In alternativa, il bimbo può lavorare al tavolo di cucina, in ginocchio su una sedia, oppure su un tavolino da bambini, seduto sulla sua seggiolina.
- Indispensabile il grembiulino, per trasformarsi in veri chef: basta un asciugamano da cucina legato attorno alla vita.
- Eliminate coltelli, bicchieri di vetro e altri oggetti pericolosi.
- Fornite pochi utensili: uno o due cucchiai, un colino (i bambini adorano filtrare qualunque cosa) e, se fate il pane o la pizza, anche un piccolo mattarello.
- Fate attenzione agli ingredienti, soprattutto nel caso dei più piccoli: niente ceci o fagioli secchi, potrebbero ingoiarli o metterli nel naso; sì alla farina (bianca o di mais), no alla pasta per la pizza cruda (che al massimo possono toccare dalle vostre mani), la tentazione di assaggiarla sarebbe troppo forte. In ogni caso, l’importante è che i giochi si svolgano sempre sotto la vostra strettissima sorveglianza.
- Se l’eventualità di dover pulire la cucina a fondo non vi spaventa, date ai bambini anche un bicchiere di plastica con un po’ d’acqua: insieme alla farina (e con il vostro aiuto), scopriranno il piacere di impastare.
- Spiegate ai bambini cosa state facendo, passo dopo passo, e chiamate gli ingredienti col loro nome.
- Complimentatevi per la loro manualità e ringraziateli per l’indispensabile aiuto.
Cosa cucinare insieme?
Mentre i piccoli si limitano a toccare e schiacciare, seguendo i propri giochi privati, i più grandini sono ansiosi di ricevere istruzioni. Quindi teneteli accanto a voi e cucinate a quattro mani.
Ecco qualche idea, dalla voce delle mamme:
«Mia figlia di due anni, da quando ha scoperto la ‘magia’ dello zafferano, adora fare il riso giallo. Ormai è lei l’addetta a mescolarlo. E poi lo mangia tutto».
«Noi facciamo le polpette: io preparo gli ingredienti e Luca, di tre anni, li mette nella boule. Poi li passo al mixer e insieme facciamo le palline e le infariniamo. Forse non risparmiamo tempo, ma ci divertiamo».
«A 18 mesi, il massimo per Francesca era fare l’insalata: prendere piccole manciate di foglie, fettine di carote e finocchi e buttare tutto nell’insalatiera».