Secondo il programma Nati per Leggere, promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita è un gesto d’amore. Leggere insieme ad alta voce è piacevole e coinvolgente: nei primissimi anni di vita, la voce di mamma e papà ha un suono magico per il bambino. L’elemento che più conta è il fatto di stare insieme, e proprio per questo la condivisione della lettura va vissuta come un’attività semplice. Non sono richieste doti particolari di bravura o di tecnica: è sufficiente seguire il testo e intraprendere con il bambino una lettura dialogica, ricca di scambi affettivi.
Perché leggere?
Recenti ricerche scientifiche dimostrano come leggere ad alta voce per i bambini in età prescolare abbia una positiva influenza dal punto di vista emotivo, relazionale e cognitivo. Inoltre, la lettura a voce alta consolida nel bambino il desiderio d’imparare a leggere e l’abitudine a farlo, che si protrarrà nelle età successive. Un bambino che dalla nascita riceve letture quotidiane si costruirà precocemente un vocabolario ricco, si esprimerà con maggior proprietà di linguaggio, sarà più curioso e predisposto all’ascolto, svilupperà capacità di attenzione per tempi prolungati, imparando a comprendere la lettura di un testo scritto a tutto giovamento del suo futuro successo scolastico. Si noti infatti che l’incapacità di leggere in età scolare è causa di disagio, che porta a riduzione dell’autostima e fa aumentare il rischio di abbandono scolastico.
Il programma Nati per Leggere
Dal 2009 il programma Nati per Leggere è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400 progetti locali che coinvolgono 1195 comuni, realizzati con il coinvolgimento della società civile rappresentata dai lettori volontari. È insomma un programma di comunità, che mira a tutelare il diritto dei bambini alle storie, coinvolgendo le famiglie e garantendo l’accesso ai libri di qualità e ai luoghi di lettura. I progetti sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato, attraverso Acp – Associazione culturale Pediatri, Aib – Associazione italiana Biblioteche e Csb – Centro per la Salute del Bambino onlus.
Cosa leggere?
Nati per Leggere propone una bibliografia selezionata, per guidare le scelte dei genitori e dei futuri lettori. Si tratta di 136 proposte di lettura suddivise in percorsi tematici (tutti i titoli su www.natiperleggere.it): ci sono le Carezze in rima, i Libri cuccioli, i Prima della buonanotte, le Prime scoperte, i Grandi autori per i più piccoli...
Soprattutto quando si ha a che fare con bambini molto piccoli, è bene non aspettarsi periodi di attenzione lunghi e non imporre i propri tempi e gusti. Per loro, inoltre, il concetto di lettura è diverso dal nostro: un bambino ‘legge’ le figure toccando e manipolando il libro; anche quando lo ‘assaggia’, sta già iniziando a leggere.
www.natiperleggere.it
BUONE PRATICHE
- Scegliete un luogo confortevole dove sedervi col vostro bambino.
- Riservate alla lettura un momento particolare: prima del sonnellino o della nanna, dopo i pasti... Bastano pochi minuti al giorno.
- Eliminate le distrazioni: tv, stereo…
- Mostrate al bambino la copertina e introducete il contenuto del libro.
- Mostrategli le singole pagine, indicategli le figure e descrivetele; quando sarà più grande, fate indicare a lui le immagini e lasciategli girare le pagine da solo.
- Leggete con partecipazione, create le voci dei personaggi e usate la mimica.
- Variate il ritmo di lettura: più lento o più veloce in base all’età e al livello di attenzione.
- Fate domande al bambino (per i più grandi): ti piace? Cosa pensi che succederà adesso?
- Lasciate che il bambino ponga le domande e rispondete anche oltre la domanda.
- Fate raccontare la storia al bambino (dai 3 anni).
- Fategli scegliere i libri da leggere.
- Rileggete con lui i suoi libri preferiti, anche se lo chiede di continuo.
- Recitate o cantate per lui le filastrocche del suo libro preferito.
- Portate il bambino in biblioteca.
- Leggete per lui quando è malato, gli sarà di conforto.
- Non insistete se si dimostra inquieto: riproverete un’altra volta.