«Respira a pieni polmoni, che ti fa bene». Quante volte le mamme si trovano a ripetere questa frase. E quante volte lo ripeteranno, attraversando i magnifici boschi e gli interminabili prati che attorniano il Lago di Costanza.
Ma andiamo per gradi. Dall’Italia, la via più rapida per raggiungere le sponde del Lago di Costanza (Bodensee in tedesco) è attraversare la dogana di Chiasso Brogeda, passare per l’autostrada svizzera (da ricordare la vignetta annuale per il pedaggio, acquistabile in frontiera) e costeggiare il Liechtenstein, per poi, dopo qualche chilometro di tratta in Austria, venir subito accolti da una distesa di coltivazioni di frutta, fragole, pesche e mele, a conferma della mitezza del clima sul lungolago. Dopo il lungo viaggio, una pausa è un’ottima idea prima di arrivare in hotel. Perfetta è quindi la scelta del Museo Zeppelin come prima fermata: si trova a Friedrichshafen, proprio sul lago, e offre un racconto accurato e coinvolgente della storia del dirigibile (siamo negli anni ’30).
Grandi e piccini scopriranno che la Germania ne costruì in tutto 119, prima di abbandonare la produzione, 93 dei quali realizzati proprio qui; che un dirigibile poteva arrivare a Rio de Janeiro in meno tempo di una nave e percorrere più chilometri di un aereo di allora; che i macchinisti si davano il cambio direttamente in aria…
I visitatori potranno anche passeggiare all’interno di una sezione del dirigibile a misura reale. Per arrivare a Costanza, il centro urbano più popoloso della zona che dà nome al lago, scegliamo di seguire il perimetro di quest’ultimo, per assaporare l’esplosione della natura che lo attornia (in alternativa, come vedremo, c’è la linea di traghetti che attraversa il lago).
Costanza è una bella città di 85mila abitati, con tanta storia (qui fu siglato il patto di Costanza nel 1183), magnifici palazzi medioevali e belle aree verdi. Ai bambini piaceranno la fontana imperiale, decorata con tanti animaletti in bronzo e, accanto, il cavallo a 8 zampe, in Marktstrasse e la recente statua Imperia (datata 1993, opera dello scultore Peter Lenk) posta sul molo all’ingresso del porto, che provocatoriamente ricorda il Concilio. Esiste poi una caccia al tesoro che i bambini potranno tentare attraversando il centro storico col nasino all’insù (la mappa si trova negli Uffici del Turismo presso il porto). Da non perdere il parco giochi vicino alla ex cattedrale di Nostra Signora.
In bicicletta sull’isola
Partendo da Costanza, anche l’isola di Reichenau è visitabile in bici. Altro sito UNESCO, l’isola più grande del Lago di Costanza (ma raggiungibile comodamente su ruote percorrendo una strada rialzata delimitata da alti pioppi) è famosa per le chiese, i campi di ortaggi e vigneti, il piccolo ma ricco museo che ripercorre storia, usi e costumi dell’isola. I bambini adoreranno l’ultimo piano dedicato alla fauna del luogo.
È giunto ora il momento di attraversare “orizzontalmente” il lago: un traghetto ogni quarto d’ora, 15 minuti di navigazione, circa 13 euro a tratta per l’auto, 2,5 euro a persona, ed eccoci a Meersburg, stupenda cittadina medioevale. Una passeggiata sul lungolago e poi tutti verso la collina, per ammirare il castello antico e quello nuovo, i tanti caffè tipici e lo storico negozio di giochi antichi Omas Kaufhaus, proprio davanti al famoso Hotel Löwen. Da qui, affittare una bicicletta è il modo migliore per immergersi nella bellezza naturalistica della regione: i bambini si possono accomodare sui seggiolini o nel rimorchio (dove è più comodo fare un sonnellino); i genitori possono scegliere la bici muscolare oppure elettrica, tutti i rent a bike ne sono forniti.
Ultima tappa “obbligatoria” per una vacanza a contatto con la natura è la visita alla riserva Wollmatinger Ried-Untersee-Gnadensee, tra i laghi superiore e inferiore e il fiume Reno. È la più grande riserva naturale del Lago di Costanza: 600 specie di piante, 290 specie di uccelli e vari mammiferi, anfibi e insetti trovano qui un habitat importante, tutto da scoprire con le guide del NABU. Il tour più lungo dura circa 3 ore e passa dal punto di osservazione (fondamentali scarpe impermeabili ai piedi e bambini negli zaini porta bimbo), ma anche il giro breve di 1 ora circa, sulla strada sterrata percorribile a piedi col passeggino o in bici, è occasione per ammirare i cervi, le mucche scozzesi, le cicogne, le farfalle, i rapaci e i segni lasciati sui tronchi dai castori. Con passione e pazienza le guide, anche in lingua italiana, faranno scoprire ancor più nel dettaglio la bellezza incontaminata di questi luoghi.
Per informazioni: www.bodensee.eu www.germany.travel
Dove dormire
Ko’Ono Hotel&Restaurant
Per restare in tema di sostenibilità, l’hotel Ko’Ono rappresenta al meglio il concetto di ospitalità green. Ogni tipo di carta usata in albergo è riciclata; si chiede agli ospiti di annullare, tramite il tablet fornito in camera, la pulizia della stessa se non necessaria; tutti gli ingredienti impiegati in cucina sono a chilometro zero. Non manca l’attenzione alle famiglie, con un’area giochi e un’ampia terrazza all’aperto per quanto riguarda la zona ristorante, e con varie camere family, in cui i bambini potranno trovare anche un piccolo canestro da basket. A 10 minuti dal centro di Costanza.
Dove mangiare
Café am Kloster
Sulla verdeggiante Isola di Richenau, questo caffè (aperto dalla mattina fino alle 17) è un vero angolo di paradiso. Tutti i piatti sono preparati con ingredienti biologici e le ricette sono interamente home made, comprese le squisite torte alla frutta. I bambini ameranno il giardino contornato da nuvole di fiori e i favolosi fusilli al pesto, fatto in casa, ovviamente, dalla signora Schleifer.