Per molti è un vero e proprio luogo del cuore, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN), come riporta un’indagine del 2022. Un riferimento culturale per i boomers e poi per la generazione X, per decenni affascinanti dalle collezioni dello storico museo, un tesoro che risale alla prima metà dell’Ottocento.
Poi, 10 anni fa, la chiusura, i lavori di ristrutturazione, il ripristino delle collezioni e l’adeguamento degli impianti di sicurezza. Oggi, per le famiglie che visitano il capoluogo piemontese, il Museo Regionale di Scienze Naturali torna a essere una tappa immancabile del tour alla scoperta della città.
Il rinnovato percorso espositivo del MRSN si sviluppa su 3 aree principali: il Museo Storico di Zoologia, l’Arca delle Esplorazioni e la Sala delle Meraviglie.
Il Museo di Zoologia permette di esplorare la fauna dei cinque continenti e di entusiasmarsi per i molti reperti “naturalizzati”, che hanno più di 200 anni. Centinaia gli esemplari, risultato di ricerche e di viaggi sulle orme dei più insigni zoologi torinesi. Al centro del Museo di Zoologia si trova l’elefante Fritz, dono del viceré d'Egitto ai Savoia nel 1827, allevato per anni nel serraglio della Palazzina di Caccia di Stupinigi. L’esemplare, in pelle vera dell’animale, è affiancato dal suo scheletro, preparato separatamente come da usanza. Dall’Oceania arrivano invece alcuni marsupiali, come il vombato e il koala; la Nuova Guinea propone numerosi esemplari di uccelli del paradiso. E, ancora, il condor delle Ande, il bradipo, il giaguaro e l’alligatore del Mississippi. Non mancano le regioni italiane con i loro abitanti più rappresentativi. Una raccolta di decine di scheletri organizzati per evidenziare l’adattamento dell’animale: al nuoto, al volo, al salto, all’arrampicata. I bambini non potranno che ammirarli restando a bocca aperta.
La seconda area, l’Arca delle Esplorazioni, è dedicata ai viaggi naturalistici che nel corso del tempo hanno contribuito all’arricchimento delle collezioni. Al centro di questa sezione si erge l’eccezionale scheletro di una balenottera spiaggiata a Bordighera a metà dell’Ottocento. Infine, la Sala delle Meraviglie: dai 2 modelli di mastodonte e di rinoceronte, testimoni della vita di qualche milione di anni fa in Piemonte, agli insetti, espressione dell’enorme variabilità della natura. La meraviglia è declinata anche attraverso la diversità delle forme: dalla foglia ai cristalli provenienti dalla Val d’Ala e dalle miniere di Brosso e Traversella.
Tra le novità, a disposizione del pubblico 2 videomapping e 1 totem dotato di intelligenza artificiale generativa, per accogliere il visitatore in coinvolgenti esperienze immersive.
Per la riapertura, il Museo Regionale di Scienze Naturali prevede anche talk e laboratori, sempre a tema scienza, dedicati sia ai piccoli che ai grandi.
Per informazioni:
MRSN – MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Accademia Albertina, 15 – Torino
Prenotazione online degli ingressi sul sito mrsntorino.it