Mondo papà - 11 marzo 2024, 09:00

Papà è di nuovo incinto

Molto spesso si parla di cosa significhi, per un uomo, diventare padre. E quando arriva il secondogenito? Quali emozioni, paure e cambiamenti si liberano dal lato maschile della coppia?

Papà è di nuovo incinto

Per il primo è andata. Sei diventato papà, hai affrontato tutte le incertezze della novità, hai superato le ansie. Sei stato un supporto straordinario per la neomamma e, nonostante le difficoltà, sei riuscito ad assaporare appieno la bellezza di questo straordinario evento. Ora, però, tu e la tua compagna avete deciso di intraprendere una nuova strada, una seconda gravidanza. O forse non l’avete programmata, ma è arrivata da sola. Un nuovo figlio richiederà rinnovato impegno, abbinato a sforzi spesso non necessari alla prima esperienza. Ma regalerà anche emozioni inaspettate.

Cosa cambia quando arriva il secondogenito?

Un nuovo arrivo in famiglia, un nuovo bambino che ti riempirà di gioia. Naturalmente, però, questo significa anche che la tua compagna dovrà affrontare un’altra volta i 9 mesi della gravidanza: nausee, sbalzi di umore, tensioni. Poi il parto e la gestione, da capo, del neonato: i pianti, i cambi di pannolini, le preoccupazioni e le notti insonni. C’è poi la questione fondamentale della coppia: se l’armonia dei genitori si era ristabilita, dopo qualche mese di rodaggio successivo alla nascita del primogenito, ora la tensione può riaffiorare. In tutto questo, bisogna continuare a prendersi cura del bambino più grande, che avrà ancor più bisogno di attenzioni, e probabilmente di conforto, quando nascerà il fratellino. Dovrai quindi trovare il modo e il tempo di dividere la tua attenzione tra l’uno e l’altro.

Il papà alle prese con il secondo figlio

La prima volta che sei diventato padre, il tuo ruolo principale, probabilmente, è consistito nel sostenere la tua partner, nell’essere maggiormente coinvolto nella gestione della casa e nel collaborare alla cura del piccolo. E te la sei cavata egregiamente. D’altra parte – o così almeno accade nella maggior parte delle famiglie italiane – con i primi figli è in genere la madre a dedicare più tempo alla cura del neonato, e per molte ragioni. Con il secondogenito, invece, la questione cambia: i bambini diventano 2 e, se la mamma tenderà a occuparsi soprattutto del più piccolo (ad esempio, per provvedere all’allattamento al seno, per le donne che lo scelgono), è probabile che a te resterà il compito di gestire maggiormente il figlio maggiore, che avrà bisogno della tua attenzione e della tua guida, oltre a contribuire costantemente alla cura del nuovo arrivato. Le difficoltà, ovviamente, si amplificano. Se hai qualche dubbio o paura, può essere di aiuto parlare con un esperto che possa offrirti il supporto di cui hai bisogno. Anche perché il coinvolgimento del padre, durante la gravidanza e dopo, è assolutamente prezioso per tutta la famiglia. Il papà è a tutti gli effetti un mediatore, un collante all’interno del nucleo familiare, dovrà sostenere la compagna, accudire i figli e badare alla casa allo stesso tempo.

I vantaggi di avere un secondo figlio

Il secondogenito di solito cresce con maggiore indipendenza, viste le capacità genitoriali acquisite. Avere l'opportunità di vivere esperienze in modo autonomo, senza la costante supervisione di un genitore, aiuta lo sviluppo del cervello e la capacità di risoluzione dei problemi. Il secondo figlio comporta una fase di svolta per entrambe le parti della famiglia. Compresi i fratelli maggiori, che, da quel momento in poi, avranno sempre qualcuno al loro fianco: per giocare, condividere segreti, ascoltare lamentele e preoccupazioni, lontano da genitori e amici. Avere un fratello li renderà meno egocentrici, poiché non guarderanno più solo a loro stessi.

Certo, i genitori, almeno inizialmente, dovranno svolgere lavoro extra e prevedere maggiori spese in famiglia, ma a poco a poco otterranno anche più tempo per loro stessi, dato che, crescendo, i figli si terranno tra loro compagnia. Inoltre, è doveroso ricordare che avere un secondo figlio non moltiplica necessariamente per 2 i compiti genitoriali: se la differenza di età tra i bambini è ridotta, gli anni passati a cambiare i pannolini e preparare le pappe, trovando difficile anche solo uscire di casa, si sovrapporranno e passeranno più velocemente; se la differenza di età è maggiore, il grande aiuterà mamma e papà con il piccolo, o quantomeno sarà in grado di gestire sé stesso nelle basilari operazioni quotidiane.

Potrai amare un secondo figlio tanto quanto il primo?

È una domanda del tutto naturale. Nel momento in cui sei diventato padre, probabilmente hai già scoperto un nuovo livello di amore. Ora ti sembra impossibile amare qualcun altro tanto quanto ami il bambino che ti ha introdotto alla paternità, ma, quando nascerà il secondo, il tuo amore e i tuoi sentimenti verso di lui cresceranno tanto quanto hanno fatto con il primo. Nessuna preoccupazione, goditi il momento!

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