Un genitore pensa di proteggere il proprio figlio tenendolo la maggior parte dei pomeriggi chiuso in casa, d’inverno, al caldo. In realtà non è così: a meno che non sia ammalato, il bambino dovrebbe uscire sempre, anche se fa freddo.
In Finlandia è consuetudine che i bambini a partire da 2 settimane di vita dormano fuori, almeno una volta al giorno con temperature dai -5° ai -10°. Se il bambino è ben imbacuccato, coperto nella sua navicella e al riparo da vento e neve, la pratica non è così strana come potrebbe sembrare ai nostri occhi. Anche in Danimarca, Svezia e Norvegia si vedono spesso passeggini e carrozzine solitari, ai bordi delle strade, con dentro un bambino addormentato, mentre mamma e papà sono in un negozio, al bar o al ristorante. Chi ha un neonato avrà notato come dorme più piacevolmente a lungo se è fuori anziché a casa.
Indubbiamente il senso di sicurezza elevato in questi stati - al primo posto come paesi più felici al mondo, grazie ad alti livelli di coesione sociale, buoni sistemi sanitari, lavori appaganti e bassa criminalità - ha reso possibile la nascita di tale pratica. Quindi se non ve la sentite di lasciare vostro figlio fuori dal supermercato (e soprattutto non vi consigliamo di farlo!), non è un problema di voi genitori diffidenti ma del Paese in cui si vive. Non è stato dimostrato scientificamente che l'esposizione dei neonati all'aria fresca generi benefici ma è dimostrato che in stanze chiuse virus e batteri proliferano.
Dopo il Covid si trascorre molto tempo a casa, al chiuso, e anche a scuola le cose non cambiano, perché le norme di sicurezza sono troppo rigide perché le insegnanti si assumano la responsabilità di portare i bambini in spazi esterni.
Con il riscaldamento globale i periodi freddi sono limitati, le case sono più calde e se il virus dell’influenza predilige il freddo, molti altri fanno da padroni alle temperature elevate.
Giocare fuori tonifica la muscolatura grazie al movimento, disincentiva il sovrappeso, e riduce il tempo trascorso davanti alla tv, vera piaga di questi tempi in compagnia di smartphone e tablet.
I genitori cittadini temono lo smog e le polveri sottili. In realtà dentro casa si accumulano gli inquinanti esterni, che se la ridono delle finestre chiuse e si aggiungono a quelli interni. Il consiglio è un giro in bicicletta o un pomeriggio al parco o in qualche bosco nei dintorni.
Gli spazi aperti migliorano la vista, le sensazioni tattili, olfattive, uditive e le capacità di movimento (che liberano le endorfine e migliorano la funzione cardiovascolare, dilatando i vasi sanguigni e fluidificando il sangue); la socializzazione inoltre aumenta l’autostima.
Ciò che circonda il bambino lo renderà informato, arricchirà il suo lessico e la sua curiosità. Imparerà ad esplorare, ad autoregolarsi, si toglierà la maglia se ha caldo, correrà, si bagnerà e si infangherà nelle pozzanghere. Useremo capi comodi, strati a cipolla, in modo che possa “mettere e togliere” a seconda delle esigenze.
La Montessori diceva che la natura, oltre a rafforzare il bambino fisicamente, è una grande maestra in quanto offre l’opportunità di sviluppare l’immaginazione, per fare e pensare in modo creativo e divenire adulti consapevoli.