Baby news - 10 ottobre 2024, 09:00

Mommunes. L’unione fa la forza

Dalla combinazione di mom e common, nasce mommunes, a indicare le madri sole, single, separate o vedove, che decidono di vivere insieme ad altre mamme. Per dividere le spese o aiutarsi nella gestione dei figli

Mommunes. L’unione fa la forza

Nel vasto panorama delle convivenze alternative, una tendenza sta guadagnando terreno: le mommunes, gruppi di mamme sole che scelgono di vivere insieme traendo vantaggio dalla condivisione dei costi e dall’aiuto reciproco per la cura dei bambini. La filosofia che sta alla base del progetto non trova connessione con le classiche comuni hippie degli anni '60: piuttosto, il concetto di mommunes vuole presentarsi come un'evoluzione moderna e adattabile dell'arte di vivere insieme. Una sorta di crossover tra un asilo nido, una famiglia allargata e un incubatore di start-up: ecco cosa sono le mommunes.

In un mondo sempre più mancante di connessione umana autentica, le mommunes rappresentano una controtendenza. Il fenomeno nasce negli Stati Uniti ma presto si diffonde anche in Europa. Tra le pioniere Carmel Boss: ritrovatasi sola dopo una separazione, con un figlio di 7 anni da crescere, nel 2002 provò a pubblicare un annuncio su un giornale locale per trovare un'altra mamma single con cui condividere casa. Capì quanto questo bisogno di condivisione fosse comune quando ben 18 donne risposero all’annuncio: oggi, centinaia di migliaia di madri sono iscritte al sito CoAbode per trovare alloggi condivisi e altre mommunes. La piattaforma parte dall’idea di villaggio, dove non ci si sente sole e si risparmiano tempo e denaro: basta iscriversi, completare il profilo e trovare le mamme “compatibili”.

La vita in una mommune offre in effetti una serie di vantaggi concreti. In primo luogo, c'è la dimensione sociale: i genitori possono condividere non solo le gioie e le sfide della genitorialità, ma anche le responsabilità quotidiane, dal preparare i pasti alla gestione delle faccende domestiche. Questo non solo allevia il carico di lavoro individuale, ma crea anche una rete di sostegno e un senso di comunità dal valore inestimabile per la salute mentale e il benessere di tutti i membri.

Ma le mommunes non sono solo per i genitori. Alcune convivenze sono composte da single o coppie senza figli che desiderano una forma alternativa di vita comunitaria. In questo contesto, le mommunes diventano spazi di condivisione, dove l'amicizia, la solidarietà e la collaborazione sono i pilastri della vita quotidiana.

In tutti i casi, ci sono sfide da affrontare. Convivere con altre persone non è sempre facile e, quando si aggiungono bambini alla miscela, le cose possono diventare ancora più complesse. La gestione delle dinamiche di gruppo, la suddivisione delle responsabilità e la risoluzione dei conflitti sono solo alcune delle difficoltà che i membri delle mommunes devono superare. Ma molte persone ritengono che i benefici superino di gran lunga gli svantaggi, e che valgano ogni sforzo.

Un aspetto interessante dal punto di vista sociologico è che le mommunes stanno portando innovazione anche nel modo di concepire la proprietà e la condivisione delle risorse. Con l'aumento dei costi degli alloggi e delle spese per l'assistenza all'infanzia, molte famiglie stanno cercando modi alternativi per soddisfare le proprie esigenze senza dover rompere il salvadanaio.

Il fenomeno delle mommunes ci ricorda il potere della comunità. Certo, non si tratta di una sistemazione abitativa completamente nuova: storicamente, questa particolare struttura di condivisione familiare è stata realizzata per necessità, quando i mariti morivano o erano in guerra, ad esempio. La novità è il motivo che spinge le madri single a optare per la condivisione (negli USA pare siano più di 300 mila le madri in cerca di una casa comune con altre mamme single), ovvero trovare soluzioni concrete per alleggerire la quotidianità della loro famiglia monogenitoriale.

 



C.C.

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